Mother and daughter washing hands while enjoying time with the whole family in the kitchen

Cinque cause nascoste dell’erosione dentale

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L’erosione dentale è una condizione rilevata nei pazienti quotidianamente e in generale, considerato che le cause possono essere differenti, solo pochi di loro ne conoscono gli effetti sui denti.

Il professionista dentale ha il compito sia di ricordare loro come questo processo possa danneggiare i denti nel tempo, e nel caso di bambini, di ricordarlo ai rispettivi genitori, sia di fornire gli strumenti necessari per prevenire un ulteriore deterioramento delle strutture dentali. L’erosione dentale distrugge la superficie dei denti attraverso un processo di dissoluzione chimica di natura non batterica. All'indebolimento che ne consegue, si aggiungono poi l'usura causata dall’attrito e le abrasioni. All'inizio, l’erosione dentale può conferire ai denti un aspetto lucido che ricorda il vetro, ma con il passare del tempo, gli elementi dentali tendono ad assumere una forma leggermente bombata e a perdere la morfologia occlusale, influenzando persino la masticazione. Il processo comincia in seguito a una diminuzione del pH salivare per l’esposizione ad acidi interni o esterni, causa scatenante della demineralizzazione. Prevedere il valore del pH di riferimento per l'inizio della demineralizzazione risulta piuttosto arduo, ma esistono alcuni elementi in grado di proteggere lo smalto come il fluoruro, il calcio e il fosfato.

Forse i pazienti sanno che l’erosione può essere favorita dal consumo di agrumi, succhi di frutta ad alto contenuto di acidi e bevande gassate, ma potrebbero sottovalutare o ignorare fattori meno noti. Seguono cinque possibili cause dell’erosione dentale che non tutti conoscono e che è consigliabile ricordare ai propri pazienti per preservarne il sorriso nel tempo.

1. Bevande senza zucchero

Molte persone consumano bevande senza zucchero al fine di limitarne l’apporto calorico. Alcune di loro, tuttavia, potrebbero non sapere che questi prodotti sono molto acidi e che il relativo pH, come sottolinea il Registered Dental Hygienist Magazine (RDH), può scendere fino a 3,2. La situazione non cambia per le bevande energetiche senza zucchero e quelle per sportivi. Ne consegue che il consumo costante di questi prodotti può aumentare l’erosione acida, poiché mantiene basso il pH salivare.

2. Esposizione ai succhi gastrici

È opinione comune che l’erosione dentale possa essere determinata solamente dal consumo di cibi e bevande acide. Purtroppo non è così, poiché le sostanze acide presenti nello stomaco possono risalire dall’esofago e una volta in bocca, possono danneggiare le superfici dentali esposte. Condizioni particolari, come la malattia da reflusso gastroesofageo, la nausea mattutina e la bulimia, possono esporre i denti ai contenuti gastrici, provocando un rapido abbassamento del pH salivare e danneggiando la struttura dentale.

3. Spazzolamento dei denti dopo l’esposizione a sostanze acide

Spazzolare i denti due volte al giorno è un’abitudine fortemente raccomandata. Tuttavia, come sottolinea il Colgate® Oral Health Network for Professional Education and Development (Stati Uniti), forse non tutti i pazienti sanno che usare lo spazzolino subito dopo l’esposizione a sostanze acide potrebbe danneggiarli. In effetti, i denti dovrebbero essere spazzolati prima del consumo di bevande o alimenti acidi o di altre esposizioni e non immediatamente dopo. In caso contrario, le sostanze acide vengono strofinate sulla superficie stessa del dente e la sua struttura, indebolita dall’erosione, rischia ulteriori danni. In alternativa, è possibile procedere allo spazzolamento dopo circa 30 minuti per dare tempo al pH di normalizzarsi grazie all’azione naturale della saliva.

Il professionista dentale dovrebbe poi raccomandare l’uso di un dentifricio in grado di rinforzare lo smalto, come elmex Opti-smalto Sigilla e Rafforza, in modo che i pazienti possano proteggere i denti da danni futuri.

4. Consumo di bevande e cibi acidi meno noti

In presenza di erosione dentale, è bene informarsi sulle abitudini alimentari dei propri pazienti: caffè, tè, vino, sottaceti, yogurt e molti condimenti di uso comune, infatti, sono particolarmente acidi. Per questa ragione, è bene invitare i soggetti a evitarne il consumo durante la giornata e limitare così al minimo l’esposizione.

5. Esposizione agli acidi e salivazione insufficiente

La saliva è l’elemento principale nella difesa della bocca dagli attacchi acidi. Una salivazione insufficiente o una scarsa capacità tampone della saliva stessa, infatti, ne limita la protezione dall’erosione. Al fine di favorire l’eliminazione degli acidi e aumentare il pH, è bene suggerire ai pazienti di sciacquare la bocca con acqua o latte dopo il consumo di qualsiasi bevanda o alimento acido. In particolare, è possibile consigliare ai pazienti di sottoporsi a sedute di fluoroprofilassi intensiva dopo le normali sedute di igiene professionale in studio e/o utilizzare domiciliarmente delle formulazioni ad alto contenuto di fluoro (ad esempio 12.500 ppm di fluoruro amminico) da utilizzare una volta a settimana. Questo aiuterà il paziente a proteggere i propri denti.

L’importante è che il professionista dentale si preoccupi di spiegare ai pazienti i processi distruttivi che potrebbero interessare la loro bocca. Ricapitolando insieme le cause dell’erosione dentale, infatti, sarà possibile individuare eventuali abitudini scorrette e preparare il terreno per un cambiamento consapevole.

Suggerimenti utili

  • Effettuare visite accurate per reperire eventuali segni di erosione.
  • Informare i pazienti sulle cause dell’erosione, incluse quelle meno note.
  • Raccomandare prodotti e abitudini quotidiane che possono aiutare i pazienti a proteggere il loro sorriso.

Perché è importante?

L’erosione dentale può causare il deterioramento della struttura dentale e deve essere prevenuta. Per questa ragione, il professionista l’igienista dentale deve esaminarne cause e conseguenze in presenza del paziente e fornire consigli in materia di prevenzione per proteggere i denti da danni irreversibili.